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Bell' intrigo primaverile


di Ugo61
26.05.2015    |    568    |    0 6.0
"Ci sediamo al sole appoggiati a questa casetta in legno, il sole, il caldo iniziano a farsi sentire e ci alleggeriamo un po' di abbigliamento, mia moglie..."
Una, forse banale ma, piacevolissima esperienza realmente accaduta.
Siamo al rientro da un importante incontro di lavoro, io e mia moglie vista la giornata di primavera inoltrata e con un bel sole, decidiamo di rilassarci uscendo dall'autostrada e ci inoltriamo in una pineta che porta in un luogo meraviglioso che credo si chiami "Marina di Vecchiano" zona lido di Camaiore. Ero già stato una volta anni fa per una pausa pranzo e mi era piaciuto moltissimo il posto.
Arriviamo sul luogo e ci sono poche persone, il periodo ancora troppo presto per la balneazione, inoltre quel giorno la spiaggia era vietata al publico causa esercitazioni militari, in effetti per una oretta è stato un continuo di colpi d'arma da fuoco.
Ci fermiamo pertanto prima della spiaggia in prossimità di una piccola costruzioni in legno che probabilmente funge da punto di ristoro nel periodo di balneazione.
Ci sediamo al sole appoggiati a questa casetta in legno, il sole, il caldo iniziano a farsi sentire e ci alleggeriamo un po' di abbigliamento, mia moglie resta in canottiera e gonnella leggera, anch'io tolgo un po di cose e resto in slip e canottiera. Il caldo procede e ci avvolge, mia moglie solleva sempre più la gonna e io ammiro, qualche persona che ogni tanto passa in zona ma siamo un po' appartati è solo chi intenzionalmente interessato a noi viene nella nostra direzione. Infatti un signore di bell'aspetto, con i capelli bianchi, timidamente si avvicina e si posiziona a pochi metri da noi, anche lui al sole ma riparato dalla vista dei pochi passanti in zona. Inizialmente mi sento un attimo infastidito, poi il fare molto discreto e signorile, prima ci mette a nostro agio poi sembra riesca ad intrigare mia moglie. Infatti si lascia accarezzare disinvolta, quasi compiaciuta, succede poi che le carezze prendono vigore sempre più fino al punto di addentrarsi in zone normalmente coperte. Il signore gradisce eccome, inizia così a massagiarsi il suo pacco, poi incoraggiato dal nostro fare e lasciar fare, piano piano estrae un bellissimo esemplare di attributo maschile. Ho pensato qua si fa grigia questa vorrà andarsene, pensando a mia moglie, invece se ne sta tranquilla a godersi le mie carezze, anzi, sembra ammirare è quasi gradire. Non mi lascio sfuggire l'attimo, ed accentuo il mio massaggiare le sue parti più nascoste prima le sue tette, fino a scoprirle a turni, poi scendendo inizio al massaggiare la passera facendo salire la gonna sempre più addirittura riesco a fare aprire un pò le gambe per far meglio vedere i passaggi molto sensuali sulla passera da sopra il perizoma, sempre più intensi fino a spostare un po alla volta il perizoma. Il vedere mia moglie che se ne sta lì ad ammirare un bellissimo attributo di un altro uomo e ancora più si sta lasciando massaggiare inumidendo sempre più la sua bella figa, mi fa letteralmente impazzire, non avevo provato un senso di eccitazione simile da tantissimo o forse non mai. Lei inizia a ricambiare i massaggi su di me ed estrae anche il mio più modesto cazzo anche se comunque molto gradevole a detta sua. La situazione si scalda sempre maggiormente, chi si bagna e chi si infradicia come la topa di mia moglie. Questa intrigante situazione procede sempre più coinvolgente per una mezz'ora buona, tra gemiti e grandi emozioni, in effetti una bella figa, aperta e continuamente stimolata, penetrata da sapienti mani, lì in bella vista mostrata allo sconosciuto faceva un grandissimo effetto sia allo sconosciuto che a me.
Succede poi che la stato di grande eccitazione generale si affievolisce un attimo e interviene il senso di dire: oddio ci siamo lasciati andare troppo, abbiamo esagerato, e ci si ricompone con un certo imbarazzo. Forse è proprio l'imbarazzo che ci porta ad alzarci ed allontanarci, naturalmente lo sconosciuto ci segue da vicino fino alla zona dove avevamo parcheggiato l'auto, saliamo, mettiamo in moto e ci avviamo, lo sconosciuto ancora ci segue e dopo aver imboccato la strada per attraversare la pineta ci invia segnali inequivocabili per seguirlo probabilmente in un luogo ancora più tranquillo dove forse avremmo potuto proseguire e forse andando anche oltre.
Il nostro senso del pudore o la nostra mentalità, non ci ha permesso di inoltrarci in questa ulteriore avventura. In più occasioni ho ricordato, e non credo solo io, questo episodio con nostalgia, forse pentito/i di non avere accettato di seguire quella persona. A volte credo ci si dovrebbe lasciare andare e vivere intensamente questi bellissimi momenti, peccato!!! La sera però giunti a casa, io e mia moglie, appena potuto siamo andati nel nostro lettone e abbiamo prodotto una delle scopate più belle in assoluto.
P.s. A volte ritorniamo sull'argomento e mia moglie mi chiede se, al prossimo viaggio di lavoro da quelle parti, mi può accompagnare, ....... credo che organizzerò quanto prima.
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